sabato 29 novembre 2008

NuMb3Rs...


Almeno una volta nella vita ci si ritrova a dover scegliere tra due risposte.

Solitamente quella giusta è la terza.

E' utile...

...non misurare il valore di ciò che si fa dal numero dei riscontri positivi, dei consensi palesati.
Qualcuno disse: "Le più felici delle persone, non necessariamente hanno il meglio di ogni cosa; soltanto traggono il meglio da ogni cosa che capita sul loro cammino, basta saperlo valutare e ammirare dentro se stessi."
E' utile... imparare a valutare e a comprendere prima di tutto per se stesso, poi per gli altri, perchè solo così si riesce a comprendere il proprio "valore innato" attraverso chi sa capirci ed apprezzarci soprattutto nel silenzio.

venerdì 21 novembre 2008

Matematica...


C'è un disegno, dietro questa forza trainante del destino...
che però non mi è ancora del tutto chiaro...lo scoprirò, prima o poi. Nel frattempo, mentre cerco di capire che sarà di me, ho deciso di fare tesoro di tutto quanto mi accade intorno. Intorno per modo di dire...anche "dentro".
Dentro la mia testa ultimamente c'è un po' di "casino" che non mi fa fare bene "di conti"...neanche uno + uno!
Sai che c'è? Resto uno, almeno indivisibile.

martedì 18 novembre 2008

Avevo...

... un amico che non voleva un cucciolo perché diceva che poi sarebbe morto e ne avrebbe sofferto.

Forse è la stessa cosa per le storie d’amore… chi lo sa?

lunedì 17 novembre 2008

Immaginare...


Sì, è sicuramente bello avere una grande immaginazione, ma certe volte c'è bisogno che le cose accadano veramente.

Pensare che i nostri sogni potrebbero avverarsi forse è la cosa che ci spaventa di più al mondo. Per questo proiettiamo sempre la nostra felicità in un imprecisato futuro. Preferiamo credere nei sogni piuttosto che realizzarli. E così il male, sofferto qualche volta ci ha segnato... forse per sempre.

La verità è che a volte sembra come se non si voglia essere troppo felice o soddisfatti, perchè poi che succede?
Perchè in realtà l'uomo (non nel senso stretto della parola) ama la caccia, la ricerca. E’ quello il bello, più ti senti perso più cose sogni di ottenere.

"La felicità è fatta di piccoli piaceri quotidiani, piuttosto che di grandi momenti di fortuna che accadono raramente nella vita di un uomo." Disse quel "fulminato" di Benjamin Franklin.

Capita spesso di vivere troppo proiettati nel futuro:
"una volta che avrò raggiunto quell’obiettivo"... "se avrò quell’aumento"... "se andrà bene quella cosa".
Molto spesso il focalizzarsi troppo sulla speranza di un futuro migliore, ci fa perdere di vista quei piccoli piaceri che possono renderci felici ADESSO.

A volte, o forse spesso, sono più persuasivo quando non credo a quello che dico..

venerdì 14 novembre 2008

Tutti i colori...


Forse proprio perchè oggi la giornata è molto grigia ed uggiosa, pensavo ai colori della vita...

Immaginate...

Ecco un uomo che la mattina si alza e va in cucina per fare colazione e si trova un bel "profilo" di moglie in babydoll ad attenderlo tra brioches e cereali...direi che ha buone probabilità di avere la vita di un bel colore.
Una giornata iniziata così non può che essere rosa, dato che il rosa indica qualche cosa di positivo, quando si parla di vita.
Terminata la colazione, si lava, si prepara ed esce. Scende le scale, apre il garage ed ecco un altro piacevole "profilo" che lo saluta, quello della sua bella Ferrari.

E la vita si tinge ancor più di rosa.

Altra casa, altra situazione.
Un uomo la mattina si alza, va in cucina per fare colazione e ad attenderlo trova la moglie, vestagliona da mercato, banco dei cinesi, bigodini e sigaretta al lato della bocca. "Che cavolo vuoi per colazione?" gli chiede, frase seguita da tre colpi di tosse catarrosi. Il poveretto si limita a sorseggiare un caffè, e togliersi dagli occhi la visione disgustosa del "mammifero" che ha sposato. Ogni mattina si chiede perchè l'ha sposata e come sempre non riesce a darsi una risposta.
Terminata la colazione si lava, asciugandosi con l'asciugamano tempestato di macchioline di cerume delle orecchie, si prepara ed esce.
Scende le scale, va verso il parcheggio della casa popolare, toglie il telo grigio ed ecco apparire in tutta la sua patetica tristezza la sua Duna familiare bianca, con portapacchi sul tetto.

E la vita si tinge ancora più di marrone, un bel color marrone m...rda.

Quindi le persone normali (e non?) vengono condizionate, nel bene e nel male, da altre persone o eventi.

Io non mi pongo il problema di essere normale nè di che colore ha la mia vita, perchè alla fine poi è importante che non sia monocromatica.
C'è il nero della notte che amo, il giallo degli alberi in autunno, il blu del cielo, il bianco delle nuvole, il rosso del mio conto in banca.
Dire che la mia vita sia rosea non è giusto, soprattutto perchè se è vera la teoria della materia e dell'anti-materia allora dovrebbe esistere anche il nero, nero in senso di tristemente negativo. Ma questo non esiste e se non esiste il nero non esiste nemmeno il rosa.

A seconda del momento la vita assume un colore. Adesso ha il colore metallizzato della tastiera del mio computer, poi avrà il colore della fiamma quando metterò un pezzo di legna nel camino, e il colore bianco delle mie lenzuola quando andrò a nanna, e così via...

Definire i colori della propria vita non lo trovo, in fondo, interessante.
Se vivi il presente il colore cambia con lo scorrere della vita.

Have a very colorful day....that's important!!!

sabato 8 novembre 2008

Il dilemma della comunicazione...


"Io so che tu credi di capire ciò che tu pensi che io abbia detto, ma io non sono sicuro, che tu ti renda conto, che ciò che hai udito, non è ciò che io volevo dire."
...ovviamente pieno di rumore, di parole di pensieri che si confondono e si interpretano....si "rintorcinano".

Fantastica questa incomprensione totale !

Il silenzio è d' oro , in certi casi.

martedì 4 novembre 2008

Storie di pietre...


Un esperto in time management, tenendo un seminario ad un gruppo di studenti, usò un'illustrazione che rimase per sempre impressa nelle loro menti. Per colpire nel segno il suo uditorio di menti eccellenti, propose un quiz, poggiando sulla cattedra di fronte a sé un barattolo di vetro, di quelli solitamente usati per la conserva di pomodoro. Chinatosi sotto la cattedra, tirò fuori una decina di pietre, di forma irregolare, grandi circa un pugno, e con attenzione, una alla volta, le infilò nel barattolo. Quando il barattolo fu riempito completamente e nessun'altra pietra poteva essere aggiunta, chiese alla classe: "Il barattolo e pieno?". Tutti risposero di sì.
"Davvero?". Si chinò di nuovo sotto il tavolo e tirò fuori un secchiello di ghiaia. Versò la ghiaia agitando leggermente il barattolo, di modo che i sassolini scivolassero negli spazi tra le pietre.

Chiese di nuovo, "Adesso il barattolo è pieno?". A questo punto, la classe aveva capito. "Probabilmente no" rispose uno.
"Bene" replicò il docente. Si chinò sotto il tavolo e prese un secchiello di sabbia, la versò nel barattolo, riempiendo tutto lo spazio rimasto libero. Di nuovo, "Il barattolo è pieno?". "No!" rispose in coro la classe.
"Bene!" riprese il docente. Tirata fuori una brocca d'acqua, la versò nel barattolo riempiendolo fino all'orlo.
"Qual’è la morale della storia?", chiese a questo punto. Una mano si levò all'istante "La morale è: non importa quanto fitta di impegni sia la tua agenda, se lavori sodo ci sarà sempre un buco per aggiungere qualcos'altro!".
"No, il punto non è questo". "La verità che questa illustrazione ci insegna è: se non metti dentro prima le pietre, non ce le metterai mai più. Ricorda di mettere queste "pietre" prima, altrimenti non entreranno mai.
Se ti esaurisci per le piccole cose (la ghiaia, la sabbia), allora riempirai la tua vita con cose minori di cui ti preoccuperai non dando mai veramente "quality time" alle cose grandi e importanti. (From the net)

Chi è senza peccato scagli la prima pietra!!!!

Piove...


... e camminando per strada sotto questa "pioggerellina" resto colpito dai colori del cielo, dall'acqua che mi cola sul viso, che arrivi a sentire fino a dentro... nelle ossa.
Quasi che basti così poco per sentire il proprio corpo, per "percepirsi"... e sentirsi parte di tutto ciò che ti circonda. Sentirsi cadere giù insieme a lei... insieme... sulla terra, goccia dopo goccia. Sentirla TUA...
E' proprio vero...

"L'anima e il corpo non sono due cose diverse,ma solo due modi diversi di percepire la stessa cosa."

(Albert Einstein)